La tavola ouija
Cosa è?
La tavoletta Ouija come la conosciamo oggi nasce solo nel Novecento.
Tuttavia la pratica di comunicare con gli Spiriti o gli Dei è antica e presente in tutte le culture del mondo.
I cinesi, già molto prima della nascita di Confucio, avevano metodi simili a tavolette per comunicare con gli antenati. E anche in Taiwan esistevano medium, conosciuti come chi shengs, che lavoravano da soli o in coppia per ottenere delle comunicazione sulla superficie della sabbia a mezzo di un oggetto a forma di V.
Tecniche di comunicazione simili le troviamo anche a Roma, e come non ricordare l’Oracolo di Delfi. Sempre in Grecia troviamo utilizzate varie forme di tripode e pendoli; in particolare è importante per la nostra ricerca un’arte greca di divinazione poco nota: la dattilomanzia. Nella dattilomanzia si tracciano le lettere dell’alfabeto in cerchio su un tavolo e poi il consultante tiene nella mano sinistra un filo di seta a cui è appeso un anello d’oro. Gli spostamenti dell’anello sulle lettere in cerchio forniscono la risposta cercata.
E’ interessante notare che dactyl è la parola greca per dito, e il dito è proprio l’interfaccia che usiamo anche per entrare in contatto con la superificie della planchette. D’altra parte le dita sono parti della mano, che, è da considerarsi lo strumento magico per eccellenza.
La dattilomanzia con il tempo si è svilita e si è trasformata nel banale uso del pendolino.
Per giungere alla forma triangolare dell’Ouija dobbiamo arrivare nel 1853 ev. In Francia uno spiritista realizza uno strumento a forma triangolare, dalle fattezze di un tavolino, su cui l’operatore doveva poggiare le mani prima di andare in trance. Questo piccolo tavolino era costruito in modo da avere sotto di sé una penna che tramite i movimenti che il medium in trance compiva, scriveva dei messaggi su un foglio sottostante… Era il primo prototipo della tavoletta Ouija ed è per questo che a volte la si chiama anche planchette.
Tuttavia ci sono state diatribe storiche sull’invenzione; per esempio uno spiritista americano chiamato Thomas Welton affermò di esserne il vero ideatore. Alcuni giungono ad affermare che in realtà Planchette non fu neanche un personaggio reale e portano a riprova della loro tesi il fatto che il termine planchette in francese non significa altro che tavoletta, cosa che in effetti la planchette è…
Plagi e teorie sull’origine si susseguirono sino ad arrivare alla forma odierna, in cui non c’è più una penna sotto a scrivere, ma una tavoletta separata contenente le lettere. Questo è lo strumento chiamato oggigiorno Ouija.
Gli inventori "ufficiali" della tavoletta Ouija furono gli uomini d'affari Elijah J. Bond e Charles Kennard che brevettarono una tavoletta con stampato l'alfabeto e la misero in commercio nel 1890 ev.
Si dice che Kennard facesse derivare il nome dalle indicazioni ricevute da uno spirito che gli disse che Ouija era il nome corretto di questo strumento e che in egiziano antico significava “Buona fortuna”. Naturalmente gli egittologi sono concordi nel ritenere che non è mai esistita una simile parola egiziana…
Nel 1892 ev Kennard fu costretto a vendere i diritti del suo prodotto a due fratelli, i fratelli Fuld, che si affrettarono a realizzare una Ouija Novelty Company per produrre e commercializzare il prodotto.
Fu dato anche un nuovo significato alla parola Ouija; dimenticato l’egiziano antico ora la parola era la composizione dei termini francese e tedesco per dire sì (Oui e Ja).
Nel 1910 ev. si aggiunse il cerchio interno intagliato in modo da leggere le lettere sotto la planchette.
E’ chiaro che a questo punto si trattava solo di un mero affare commerciale che sfruttava la credulità popolare, tanto che uno dei due fratelli, William Fuld arrivò a dichiarare: “Credere nella tavoletta Ouija? Io dico no. Non sono uno spiritista. Sono un presbiteriano.”
Naturalmente c’era chi credeva che questa negazione pubblica era solo per salvaguardare l’immagine e che, in fondo, anche i Fuld consultavano l’Ouija per prendere le loro decisioni…
Da questo breve excursus si può ben vedere come anche in questo caso tecniche che avevano una certa autorità tradizionale, venissero prima corrotte del loro reale utilizzo e dopo persino commercializzate e ridicolizzate.
Perche è pericolosa?
Immagginate una porta chiusa dove da una parte ci siete voi e dall'altra una massa di anime in pena che cercano un occasione per rivivere un attimo la materialita è fuggire dal posto dove per vari motivi sono imprigionati, furbi immorali e a volte pericolosi, fantocci di entita piu maligne che tramite loro aspirono ad avvicinarsi all'uomo per corromperlo, solo i più esperti possono apprendere con tecniche e conoscenze e il permesso cio che il mondo spiritico vuole dargli, il fattore commerciale ha diffuso come idealismo del gioco questo strumento che invece è l'entrata della scuola piu antica del mondo che ha come prova primaria la scelta dell'alunno che solo dopo aver dimostrato di essere all'altezza ricevera il suo spirito guida e maestro, fu anche introdotta in riti di passaggio per entrare a far parte di cerchie e sette che hanno favorito la sua commercializzazione in modo che i novizi perdessero il controllo per poi rivolgersi a seccenti per non parlare di assassini in varie sette sataniche.
Come funziona?
il funzionamento è semplice
un foglio, una tavola "terra"
moneta, bicchiere ecc.. "fuoco"
mano, dito "acqua"
mente "aria"
l'unione crea l'anima cioè il contatto con le anime o forze superiori
Conclusioni
La tavola ouija è pericolosa per i curiosi non usatela se non conoscete come proteggervi o rimandare indietro qualsiasi forma essa tiri fuori, conoscere gli elementi e i loro funzionamenti è indispensabile anche per determinare un contatto reale,
Per le varie domande rimango a disposizione.
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